Pubblicato da: PAdBN | 7 ottobre 2008

Elitismo

«L’elitismo (elitismo, elitismo, elitismo) è l’idea per cui rispetto a determinate questioni, ruoli, bisogni comuni, esistano delle “élites” di persone esperte, competenti, capaci, che saranno più adeguate ad affrontarli. Le cui opinioni e azioni saranno più importanti e proficue di quelle di altri. L’antielitismo non nega questo, ma ha un approccio diverso: non è la capacità di affrontare determinati problemi a suggerire la scelta di un candidato, ma la fiducia che questo candidato trasmette a chi lo sceglie grazie al suo essergli “familiare”, diciamo. Uno di noi.
I commentatori americani in questi giorni hanno fatto spesso l’esempio della scelta di un chirurgo o di un avvocato: li vorremmo seri, ricchi di titoli ed esperienza a costo di essere persone che ci mettono in soggezione, oppure simpatici conversatori, che incontriamo al supermercato o davanti a scuola ad aspettare i bambini, con curricula meno solidi?
».

Luca Sofri, su l’Unità e su Wittgenstein, scrive di elitismo, antielitismo e derive della democrazia.

Nota personale. Riflessione interessante, e tanto più interessante se applicata a campi anche molto differenti dalla politica. Per dire, studiare per anni i mass media in un Paese dove tutti sono critici televisivi (e allenatori della nazionale di calcio) dà origine spesso a dialoghi surreali, quando non a vere e proprie accuse: non per niente da tempo mi professo uno “schifoso elitista”…


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